- Il legno è un materiale vivo: un famoso detto afferma che “se non si muove non è legno” (forse per giustificare eventuali difetti dei pavimenti ….!).
- Per i pavimenti di legno antico si usano i termini “prima patina”, “seconda patina”, “massello” per indicare rispettivamente il verso del legno originale, il legno originale rovesciato, la tavola di legno con un certo spessore (per la quale non si usa il supporto in betulla).
- Il ciliegio, il pero e il noce, impiegati nella realizzazioni di pavimenti, provengono in genere da piante che non danno frutti. Si dice infatti che gli alberi da frutta “o producono frutta buona o un ottimo legno”.
- I nodi del legno sono causati da rami che, al momento del taglio, possono essere vivi o già secchi: nel primo caso il nodo è dello stesso colore del legno, nel secondo è molto più scuro e può essere anche rimosso, lasciando però un foro nel legno.
- Le venature, segni tipici del legno, sono dovute al passaggio di acqua e sali minerali dalle foglie al fusto.
- L’abete è una delle piante più longeve: vive anche 600 anni!
- Il cipresso è la pianta più citata dai poeti italiani.
- Molti scultori usano il legno antico per far rivivere la storia del pezzo a cui stanno lavorando.
- Per incartare il pesce i Giapponesi si servono tuttora di foglie di legno, sottili come un foglio di carta velina.
- Sempre in Giappone, per costruire i tetti delle case spesso si utilizza la corteccia; si ottengono tetti secolari, perché la corteccia resiste anche a condizioni atmosferiche proibitive.
- Anche nel bellunese, in particolare nello Zoldano, si usano le “scandole” (tegole di legno di rovere) per ricoprire i tetti.
- Un tempo in montagna (nel Veneto e nel Bergamasco) le “sgalmare”, scarpe con la suola di legno, erano un tipo di calzature molto diffuso.
- Per gli indiani d’America il legno era sacro; per questo dagli alberi essi ricavavano i totem, costruiti in onore delle divinità.