• Venezia fu costruita sull’acqua come se si trattasse di una palude poco profonda; le zone da edificare vennero perciò solidificate piantando pali di larice o di rovere, che potevano resistere nel tempo sott’acqua perché non a contatto con l’aria.
  • Le “bricole” sono dei grossi tronchi di larice, rovere o acacia, riuniti in gruppi e posizionati in laguna per indicare i canali navigabili (anche in condizioni di bassa marea). Molte di queste sono state recuperate come legno antico e utilizzate per la realizzazione di tavoli, pavimenti, rivestimenti.
  • Nella costruzione delle imbarcazioni i veneziani usavano il legno di quercia per la carpenteria e la bordatura, il larice per gli interni e l’abete per gli alberi delle vele.
  • Famosa nel vicentino è la “Calà del Sasso”, una via con 4.444 gradini che collega l’Altopiano di Asiago a Valstagna. Lungo questa via il legname veniva “calato” dalla montagna sino al fiume Brenta e da qui trasportato con zattere in provincia e, soprattutto, a Venezia. Tuttora uno dei principali canali di Venezia si chiama “canale delle zattere”.
  • Una delle mete preferite dagli “zatterieri” del Brenta era vicino al Porto Vecchio di Bassano. Tuttora sull’argine c’è una porticina che comunica con la Distilleria Nardini: lì si poteva sia ritemprarsi con un brindisi sia fare acquisti di grappa “di gruppo” per poi rivenderla nelle tappe successive!
  • Le zattere che servivano per trasportare il legname lungo i fiumi erano formate da 15/18 tronchi. Ogni zattera veniva legata alle altre fino a formare dei “treni” (da 3 a 6 elementi) per una lunghezza complessiva di circa 30 metri, treni che affrontavano viaggi della durata di 3-4 giorni.
  • Le fionde usate nel Medioevo per il combattimento e la caccia erano fatte (ma lo sono anche in tempi moderni) di frassino, di corniola, di nocciolo o di ulivo; esiste una tecnica speciale per la loro costruzione, che va dalla selezione del legno (per la forma della forcella) alla curvatura, alla stagionatura, levigatura e rifinitura.
  • La tradizione vuole che l’Arca di Noè fosse costruita in legno di frassino.
  • In campagna ancor oggi si dice che “la vite è maritata con l’olmo”: questo perché il legno d’olmo era usato come sostegno alle viti (oggi è per lo più sostituito da paletti in cemento).
  • L’abete rosso è utilizzato nella costruzione di strumenti musicali per la sua elevata proprietà di amplificazione del suono. Antonio Stradivari, il più famoso costruttore di violini, si riforniva di questo legno in Val di Fiemme.
  • L’olmo è conosciuto, fin dall’antichità, per la proprietà di cicatrizzazione delle ferite (il fatto è citato anche da Plinio il Vecchio).
  • Il rovere contiene il “tannino”, un liquido che conferisce alle botti in rovere un aroma molto apprezzato e che permette al legno di resistere alla fermentazione del mosto durante il processo di trasformazione del vino.