L’operazione del taglio avviene in segheria. Qui le travi di legno antico vengono caricate su un nastro e segate in tavoloni dallo  spessore di circa 6 cm., poi selezionate sul posto per suddividerle in base al loro futuro utilizzo (solai, pavimenti, rivestimenti, tavoli, ecc.).

Segue la fase della stagionatura. Il legno viene fatto essiccare per quarantacinque  giorni: è necessario, infatti, ridurne l’umidità, al fine di evitare successivi assestamenti.
Il legno si considera asciutto quando la sua umidità è tra l’8% e il 13%; se supera tale soglia, infatti, c’è il pericolo che, una volta montate, le tavole nel tempo possano aprirsi o fessurarsi.

L’intervento successivo consiste nella piallatura, che ha lo scopo di rendere la superficie della tavola perfettamente liscia, piatta, asportando il materiale superfluo con appositi strumenti.

Si passa poi alla levigatura, effettuata con l’uso della carta vetrata; l’operazione permette di eliminare tutte le irregolarità del legno di recupero, facendo scomparire segni di usura, macchie, graffi, vernici e rendendo le tavole pronte per il riuso.

Si tratta di lavori che richiedono notevole abilità manuale, conoscenza del prodotto e, non ultima, una buona dose di pazienza! Ma sono anche fasi molto gratificanti, perché regalano la soddisfazione di “riportare alla luce” il legno antico, la sua essenza, le venature naturali ed inconfondibili che caratterizzano e rendono uniche le varie tipologie.

La stuccatura, infine, ha lo scopo di conferire uniformità alla superficie del legno (nel caso siano presenti fori lasciati dalla schiodatura, crepe o scheggiature).
Fondamentale, per una buona riuscita dell’operazione, è, innanzitutto, la pulizia della superficie da trattare, in modo che lo stucco aderisca bene e non si stacchi.
Lo stucco è una pasta che si ottiene utilizzando la segatura del legno stesso; è cremosa, molto malleabile e viene inserita nel punto “rovinato” della tavola.
Anche questo è un intervento manuale e delicato che, come il precedente, esige competenza e professionalità, non solo perché deve durare nel tempo ma anche perché il risultato deve essere “visto e non visto”.